Gli anni d'oro dell'eccentrico miliardario Howard Hughes, industriale, produttore, regista, progettista e aviatore, ma ancora più celebre per i suoi amori per le dive più belle e famose dell'epoca.
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VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR: Miglior attrice non protagonista (Cate Blanchett), Migliore fotografia, Migliori costumi, Migliore scenografia, Miglior montaggio
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio), Miglior colonna sonora (Howard Shore)
Ma è lo stesso che ha fatto Casinò e quei bravi ragazzi? E il RITMO dove è andato a finire? E quel modo di darci emozioni che ti aspetti, che cresce culmina esplode, poi cresce ancora culmina ed esplode? ... ma la vita mica è una lunga attesa per il gran finale!
Dopo tanti anni e tanta esperienza, si cambia. E poi la biografia è quella, il personaggio è difficile ... perchè enfatizzarla?
Qui cosa finisce? Chi muore? Quale grande amore? ... il sogno raggiunto è un passaggio per cadere dentro altre manie, altre fissazioni.
Ci son tante valide persone che non sono spassose ... e così sarà anche per le pellicole. Questo film non diverte più di tanto, ma può far star male.
... ed è una brutta cosa? Il bel commento di kowalsky dice che questo film nella seconda parte esige l'esaltazione massima del personaggio, richiesta assai sofferta per un pubblico che stenta a iniettarsi identità altrui. Sta qui il problema. Se ti lasci inquinare il sangue dal protagonista, allora t'indentifichi, e ci vai dentro di testa e di stomaco, e puoi anche star male e vedere che quella è la più grande e rara interpretazioni di Di Caprio.